Gli aerostati si dividono in 2 grandi famiglie a seconda della tipologia. Vi sono gli aerostati a pressione zero e gli aerostati iperbarico.
Negli aerostati a pressione zero, il gas viene immesso nel pallone, costituito da un materiale con un certo grado di elasticità, quindi capace di restringersi o dilatarsi, fino a raggiungere una pressione analoga a quella dell'ambiente che lo circonda. Con il salire in aria del pallone aerostatico, questo, si dilata, in quanto tanto più si sale, tanto più la pressione esterna diminuisce, mentre per quanto riguarda la diminuzione di temperatura, il gas, tendendo a contrarsi, questa causa la discesa del pallone aerostatico. Di conseguenza per salire di quota, l'unico modo che si può utilizzare è quello di liberarsi della zavorra, mentre per scendere deve necessariamente liberarsi di una certa quantità di gas.
Negli aerostati iperbarici, invece, il pallone, è sigillato con all'interno il gas ed è costituito di un materiale assolutamente non elastico. Con questa tipologia di palloni, si riescono ad ottenere rendimenti molto più elevati in termini di ore di volo continue, a patto che non ci siano perdite di gas. Proprio per questo motivo, questa tipologia di aerostati viene spesso preferita nelle lunghe traversate.