Come in tutte le invenzioni che hanno rivoluzionato nei secoli il nostro pianeta, anche la mongolfiera ebbe una nascita non proprio semplice. I fratelli Montgolfier, che nel 1783, precisamente il 27 agosto, nello Champ de Mars della piccola cittadina di nome Gonesse, riuscirono a far sollevare il primo pallone aerostatico della storia, ne sanno qualcosa. Infatti, i cittadini della stessa, preoccupati, dalla forma, dalla stranezza, possiamo quasi definire atterriti da cotanta novità, pensarono bene, una volta rientrata a terra, di fare a pezzi questa "macchina diabolica" che così tanto aveva sconvolto questa cittadina.
Nei periodi successivi, fortunatamente, grazie anche al ministro De Sauvigny, che diffuse in tutta la Francia un avviso alla popolazione nel quale si tranquillizzavano tutti i cittadini sull'effettiva orgine di quei palloni che si libravano in cielo, la mongolfiera ebbe vita più facile.
Questa invenzione, da sempre legata alla fantasia dell'uomo di volare, e associata allo spirito di avventura, vede quindi crescere la sua importanza e, nella francia del XIX secolo diventa quasi di moda. Così, che di fianco a coloro che si cimentavano nel volo aerostatico, vi sono coloro che addobbano le vetrine, disegnano, dipingono e ricreano in scala delle meravigliose mongolfiere.
Esplode quindi la moda del pallone; l'immagine della navicella attaccata per esili fili ad un involucro decorato è presente sulle tabacchiere degli uomini così come ciondolante sui ventagli delle signore a-la-page.
Ma il pallone aerostatico, per i francesi è simbolo anche quasi mitico; è infatti tramite una mongolfiera che Leon Gambetta, assediato a Parigi dai prussiani, riesce a sfuggirvi e a raggiungere Tours, da dove guida la riscossa francese.